Ad Hoc Atelier, la valorizzazione 2.0 della moda Made in Italy di alta qualità
È proprio vero che spesso i capitoli migliori della vita iniziano in epoche buie. Lo dimostrano Lorenzo Colucci, Carolina Du Chene, Giovanni Friggi e Vittorio Tatangelo, quattro giovani under 25 che, durante il primo lockdown del 2020, hanno sviluppato un’arguta iniziativa da cui è nato un brand promotore del Made in Italy nell’abbigliamento: “Ad hoc atelier”.
Sfruttando la potenza dell’era digitale, i fondatori hanno costituito un laboratorio virtuale mettendo in rete i più validi artigiani della moda italiana con i loro migliori prodotti e gli utenti. L’incontro tra domanda e offerta avviene, quindi, online così come l’acquisto finale. Il Made in Italy trova, così, un importante canale di espressione e sponsorizzazione online adeguadosi ai tempi. La lampadina si è accesa partendo dall’analisi delle molteplici realtà imprenditoriali di grande qualità del Belpaese in un settore che rappresenta il fiore all’occhiello del lavoro italiano.
Il progetto di “Ad hoc atelier” sta riscuotendo un importante successo essendo stato già sposato da più di 90 operatori creativi, tra cui “Ripa Ripa”, “Caterina Bertini” e “My Style Bags”. L’iniziativa messa in piedi da questi ragazzi è, inoltre, legata ad una finalità ulteriormente nobile in quanto l’1% del ricavato delle vendite è devoluto a “Fashion Revolution” che si batte per una moda più etica.
fonte immagine: https://adhocatelier.it/