COZZE ECO-FRIENDLY: a Napoli inizia la sperimentazione di reti biodegradabili negli impianti di mitilicoltura
Il tema della salvaguardia dell’ambiente è, ormai, al centro di ogni attività o azienda. A Napoli è partita la sperimentazione di reti biodegradabili negli allevamenti di cozze per cercare di eliminare il più possibile la plastica dai nostri mari. La città collaborerà con Novamont, azienda titolare del brevetto “Master-Bi”, installando in tre aziende che hanno aderito a questa prova, delle reti composte da questo materiale biodegradabile. Novamont si occuperà anche di monitorare il funzionamento delle retine e di valutare la loro funzione anche per quanto riguarda la sostenibilità.
Il Consigliere Regionale di Europa Verde e presidente della Commissione Agricoltura, Francesco Emilio Borrelli ha dichiarato che gli enti stanno tenendo in considerazione l’idea di avviare una proposta di legge per garantire la rimodulazione dell’attività produttive rendendole pro-salvaguardia dell’ambiente grazie a progetti come questo. Vincenzo Peretti, esponente di Europa Verde e ordinario del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali della Federico II ha sottolineato quanto siano pericolose per il nostro mare le attuali reti, gergalmente chiamate calze, dove vengono inseriti i molluschi.
Non solo sono tra i rifiuti più presenti tra le spiagge del paese, creando danni sia all’ecosistema che agli eventuali impianti presenti nelle vicinanze ma sono anche materiali molto longevi. Basti pensare che impiegano più di 200 anni per decomporsi. Quindi è un bene che gli impianti cerchino di incentivare sistemi e attrezzature di pesca sostenibili. Oggigiorno, il materiale biodegradabile costa più della plastica utilizzata ma è fondamentale sostenere le imprese facendo in modo che i finanziamenti, regionali e nazionali, possano incrementare la produzione di questi materiali.