Federica Basile, abilità e brillantezza al servizio di “Fattoria della Piana” e della Calabria
“Fattoria della Piana” non è solo un’attività produttiva all’avanguardia che rende orgogliosa la Calabria intera ma anche e soprattutto uno stile di vita per Federica Basile, il cui nome è visceralmente associato all’azienda agricola della Piana di Gioia Tauro.
Partecipare attivamente alla gestione dell’impresa di famiglia in questo caso è una scelta di cuore dalla finalità nobilissima. Nella mente della giovane e abile imprenditrice, l’ardente desiderio di sviluppare questa importante realtà produttiva si fonde con la volontà di far crescere l’intero territorio calabrese.
La migliore testimonianza diretta di questo desiderio proviene dalla sua storia. Nel momento in cui diventa un’affermata operation manager di Amazon in Inghilterra e si avvia quindi ad una luminosa carriera, decide di tornare a casa con un progetto di crescita ambiziosa per l’azienda. Le sue indiscusse capacità gestionali e organizzative unite ad una mente aperta e lungimirante ne premiano l’intraprendenza.
“Fattoria della Piana” diventa un modello produttivo di alta qualità che aziona un brillante sistema di economia sostenibile facendo rete con altre aziende agricole del territorio. Federica Basile intuisce che lo sviluppo di una regione, di un Paese intero passa dall’azione sinergica con gli altri attori protagonisti della produzione e non dall’ottuso individualismo. La nuova esclusiva intervista di Mades Mag sul vero Made in Italy offre uno scenario molto affascinante tutto da scoprire.
Ritornare a casa alla guida dell’azienda familiare cambiando completamente vita è stata una scelta di grande valore per Federica Basile. Come l’ha vissuta?
“Con notevole entusiasmo. La mia generazione è spesso costretta ad emigrare e, quando ci si riunisce, l’argomento predominante è spesso quello di fare qualcosa di buono per la Calabria. Ad un certo punto, conoscendo la mia realtà produttiva familiare, mi sono chiesta: se non mi muovo io non posso aspettare l’azione degli altri, che hanno le spalle meno coperte di me. La nostra regione offre tantissime opportunità e vivere fuori da qui ci aiuta a vederle meglio. A tal proposito il mio compagno inglese al suo arrivo mi ha subito detto che non ha mai visto un territorio con tante potenzialità come il nostro che aspettano solo di essere sfruttate”.
“Fattoria della Piana” è un esempio di produzione certosina e di pratiche ambientali virtuose. Da giovane imprenditrice impegnata anche sull’economia green, possiamo dare un messaggio di azione concreta verso il rispetto della natura?
“Il futuro della Terra dev’essere sostenibile e, partendo da questo principio fondamentale, la nostra azienda crea economia circolare grazie all’energia pulita. Ma a questo si deve associare anche la sostenibilità sociale in quanto bisogna offrire opportunità serie a chi vuole fare impresa qui”.
La sua storia e quella dell’azienda è un valido esempio di come si possa realizzare sana imprenditoria in Calabria nonostante i tanti pregiudizi. Qual è l’ingrediente di questo successo?
“Sicuramente quello di fare squadra. Fattoria della Piana esiste dal 1930, nella seconda metà degli anni Novanta diventa cooperativa agricola e lavora insieme ad altre aziende dello stesso comparto generando, così, valore aggiunto per il territorio. Questa è stata ed è la chiave vincente”.
Oltre agli squisiti prodotti caseari, ai salumi di gran pregio e all’economia sostenibile, “Fattoria della Piana” è anche un laboratorio didattico per far apprezzare la vita agricola agli alunni delle scuole. Quali sensazioni vi hanno trasmesso i giovanissimi?
“È stato molto interessante vedere l’azienda con gli occhi dei più piccoli. Ho notato in loro un grande fascino per il mondo dell’agricoltura, oltre che una notevole curiosità. Hanno inoltre dimostrato passione e interesse verso gli animali da stalla e massima attenzione rivolta alle fasi di produzione del latte e del formaggio. Ne è scaturita un’immagine molto bella che ci regala tanta speranza per il futuro. Prima del Covid ci hanno fatto visita 4000 bambini”.
Quali sono stati i momenti cruciali della storia aziendale?
“Fattoria della Piana è stata fondata dal cavaliere del lavoro Antonino Giuffrè e nasce come impresa agrumicola. In questo contesto una funzione molto importante è stata svolta dalle mucche, che hanno dato la spinta per dedicarsi a questa attività. Successivamente i terreni sono stati destinati al foraggio e si arriva ad una fase di crescita dell’allevamento. Dal 1996 ci siamo proiettati alla lavorazione del latte di pecora e dal 2008 si dà un grande impulso alla produzione sostenibile con la fitodepurazione e con la creazione della centrale a biogas, che è diventata una delle più grandi nel settore agroenergetico del Centro e Sud Italia, capace di esprimere una potenza elettrica di 998 kW”.
“Fattoria della Piana”, già grande, come pensa di crescere ulteriormente?
“Lavoreremo sempre di più per portare la qualità della nostra regione ai calabresi perché siamo poco collegati tra noi e per spingerci anche oltre i confini territoriali. Siamo impegnati a costruire una rete con i nostri clienti e a farci conoscere fuori dall’Italia. In quest’ottica vogliamo raddoppiare la struttura produttiva in modo che i nostri prodotti vengano conosciuti e apprezzati a livello internazionale. E, nonostante il Covid, abbiamo una domanda crescente dall’estero. Dagli Stati Uniti, in particolare, c’è un’importante richiesta del pecorino calabrese ed esportiamo anche in Canada e in tutta Europa, soprattutto Germania e Inghilterra. I pecorini sono i prodotti più ricercati assieme al caciocavallo”.