Agroalimentare

Hasta la vista contadino

No, non è una battuta estratta da un film sui Terminator ma una realtà prossima, quella della quarta rivoluzione industriale. Prima o poi i robot ci sostituiranno nei lavori manuali ed è quello che sta accadendo al settore dell’agricoltura in Italia. Un investimento di soli 540 miliardi di euro che porterà un incremento del 20% sul fatturato, solo per il settore ortofrutticolo.

Il primo robot a scendere in campo è quello quadrupede. Dotato di sensori e vista binoculare, occupa poco spazio anche se può aumentare le sue dimensioni in base alle necessità come controllare una grossa mandria, fare da sentinella o trainare pesi. Pensate, riesce da solo a sollevare 3500 kg.

Poi c’è il farm droid. Di varie dimensioni, a seconda del terreno da lavorare, è in grado di arare, diserbare e raccogliere. Il farm droid è dotato di batteria e pannelli solari che favoriscono la ricarica (montati di solito sugli esemplari più grandi) e riducono l’impatto ambientale. L’impiego di un farm droid riesce a sostituire quello di una decina di braccianti. Inoltre il suo lavoro di precisione riduce del 40% l’utilizzo di prodotti chimici. Un grande aiuto non solo dal punto di vista ecologico ma anche da quello economico.

Tuttavia, la mano dell’uomo è ancora presente. Ma se prima al contadino toccava lavorare la terra, potare, raccogliere ecc. adesso il suo unico sforzo si è ridotto all’utilizzo di un joystick, proprio per controllare e gestire il lavoro dell’amico droide.

Ultimi, ma non per importanza, i droni che dall’alto raccolgono informazioni e aiutano seminando e annaffiando i campi. Utilizzati anche per il trasporto veloce di pezzi di ricambio, campioni e medicinali.

Contadini, qualcuno/qualcosa lassù vi ama.

fonte immagine: @FarmDroid

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