Lanificio Leo, quando la tradizione incontra l’innovazione in un abbraccio privilegiato
La ricca e fiorente tradizione dell’arte tessile calabrese risale alla notte dei tempi e, ancora oggi, fortunatamente non è andata affatto perduta. Lo dimostra il Lanificio Leo in quel di Soveria Mannelli, che ridà fiato e vigore alla gloriosa storia dello Stivale in questo settore, rappresentando prima di tutto un credo di natura culturale viva espressione del Made in Italy. E il Lanificio Leo, fondato nel 1873, costituisce un’espressione unica e importantissima della Calabria in quanto si tratta della più antica fabbrica tessile attualmente in attività.
Qui si lavora ancora a pieno ritmo con mezzi e strumenti risalenti alla fine dell’Ottocento (oltre a quelli all’avanguardia), integrando l’efficienza della tecnologia di un tempo, ancora perfettamente funzionante, con i modelli di gestione attuali. Il tutto è guidato dalla cultura, consapevoli che, mai come in questo caso, l’incipit della produzione tessile in questa terra parte da uno stile e da un ideale ben precisi.
Tradizione e innovazione, dunque, procedono a braccetto nel mondo dell’azienda Leo, in cui una funzione estremamente rilevante è svolta dal contributo di qualità dei suoi designer. Un modo di essere che ha pagato e paga, tanto che, nel 2001, il Lanificio è giunto tra i 16 finalisti del premio “Guggenheim impresa&cultura” aggiudicandosi il riconoscimento “Cultura di Gestione”.
Che l’elemento culturale sia un “must” è confermato anche dal prezioso valore attribuito dalla stessa impresa ai prodotti del passato, che conserva gelosamente in un vero e proprio Museo. Tra questi spiccano oltre 200 calchi ottocenteschi intagliati a mano nel legno di pero, utilizzati nella produzione.
fonte immagine: https://www.lanificioleo.it/